20 gennaio 2010

Alvaro Carboni: l'ennesima vittima dell'amianto-killer

Nelle ultime ore è deceduto all’ospedale di Senigallia il sig. Alvaro Carboni. Carboni, personaggio gioviale e molto conosciuto a Senigallia, era un ex operaio alla Sacelit di Senigallia e quindi per anni costretto a lavorare a contatto con l’amianto killer che tante vite umane ha tolto dalla terra.

E purtroppo, non si può far altro che ribadire di essere indignati per il fatto che l’amianto è da sempre una sostanza cancerogena e lo si sapeva sin dal 1960. Ma, nonostante questo, la cosa sarebbe stata tenuta nascosta da un patto di alleanza tra Istituzioni Sanitarie e Industriali.

Purtroppo le morti saranno in crescita ed a detta di Istituzioni Sanitarie la curva arriverà sino al 2020 con il pericolo che verranno interessati anche soggetti che non hanno lavorato nelle fabbriche sopramenzionate. I funerali di Alvaro Carboni sono stati officiati presso la chiesa parrocchiale del Vallone alla presenza di familiari, parenti ed amici, mercoledì 20 gennaio alle ore 15. L’Associazione Ala a nome del presidente Carlo Montanari si unisce al lutto che ha colpito la famiglia, formulando le più sentite condoglianze.

da Carlo Montanari
presidente A.L.A.

19 gennaio 2010

Verifica fibre di amianto nell'acqua, Montanari: la mia richiesta non è polemica

Dato che sono stato nominato nell’articolo colgo l’occasione per far conoscere pubblicamente la corrispondenza con Multiservizi".
In data 10.03.2005 si diceva…"A questo punto è stato contattato L’Istituto Superore di Sanità di Roma e si è avuta conferma di quanto già noto e riportato nella letteratura in materia: le fibre di amianto, eventualmente ingerite, non provocano nessun danno alla salute per cui un’analisi per verificare la loro presenza nell’acqua non ha alcun interesse pratico in quanto, anche se rilevante, non si potrebbe affermare che l’acqua non è potabile. In sostanza non ritiene necessaria l’analisi richiesta. (firma ing. Patrizio Ciotti – Direttore Generale);
in data 30.07.2009 si diceva…Ci preme tranquillizzarVi sulla assoluta sicurezza delle tubazioni in quanto all’interno sono completamente ricoperte di calcio e altri sali minerali che l’acqua deposita. (firma ing. Stefano Fanesi – Responsabile area commerciale e marketing);
in data 12.08.2009 si diceva...In merito alla particolare analisi tendente ad accertare l’eventuale presenza di fibre d’amianto nell’acqua, vi alleghiamo copi della lettera già inviata in data 11.03.2005 con la quale abbiamo chiarito i motivi per cui la stessa non è ritenuta necessaria. (firma ing. Bruno Rossini - Area territorio costa);
Nella nostra lettera del 25.08.2009 di cui ancora attendevo risposta dicevamo…Da una lettera del dott. Giovanni Fiorenzuolo dell’ASUR di Senigallia: Secondo il Safe Driking Water Committee della National Academy of Sciences statunitense il rischio tumorale associato alla prersenza di amianto nelle acque potabili sarebbe dell’ordine di 1 TUMORE GASTROENTERICO ogni 100.000 abitanti che abbiano ingerito per 70 anni di vita acque con concentrazioni di amianto pari a 0,1-0,2 MFL (milioni di fibro x litro). Tanto per la precisazione e non per creare alcuna polemica chi scrive è ammalato oncologico da amianto.
da Carlo Montanari
presidente A.L.A.

da viveresenigallia.it

18 gennaio 2010

Lunedì 18 gennaio 2010 ore 16.00 manifestazione in piazza Colonna a Roma (Camera dei Deputati).

Centinaia di operai, lavoratori e familiari delle vittime dell’amianto manifestano davanti alla Camera dei Deputati chiedendo Giustizia per le vittime dell’amianto.

Più di cinquecento lavoratori e familiari delle vittime dell’amianto, nonostante la giornata lavorativa, si sono radunati davanti la Camera dei Deputati organizzati dalle loro Associazioni protestando contro il Governo che ad oltre due anni dalla Legge che ha istituito il Fondo Vittime dell’Amianto non ha ancora emanato il Decreto attuativo (che doveva essere fatto entro 90 giorni dalla Legge del gennaio 2008).

Nella piazza, la protesta davanti la Camera è continuata con una Assemblea in cui hanno preso la parola i rappresentanti delle Associazioni Vittime Dell’Amianto ed i lavoratori. All’inizio dell’assemblea, i lavoratori della Cooperativa di Larderello hanno cantato una canzone che ricordava i loro compagni morti e tutte le vittime dell’amianto.

Subito dopo, gli interventi dei lavoratori hanno evidenziato i drammi familiari ed umani che il Killer amianto ha prodotto su migliaia di lavoratori distruggendo centinaia di famiglie. 


Poi, i rappresentanti dei lavoratori e delle Associazioni, e alcuni rappresentanti delle Istituzioni tra i quali alcuni sindaci con le fasce tricolori di Bassiano e di Aprilia, il consigliere provinciale di Latina e due parlamentari, on. Domenico Scilipoti IDV e l’on. Maria Teresa Amici PD, dopo aver ascoltato gli interventi e le testimonianze dei familiari, hanno preso la parola impegnandosi pubblicamente a sostenere questa lotta riconoscendo che l’amianto è una grave emergenza umana, sociale e ambientale.


Alle 17.00, la manifestazione che si concludeva si spostava nella sala del Refettorio di Palazzo San Macuto per la presentazione del libro: “ Lo Stato dimentica l’amianto Killer”, dell’avv. Ezio Bonanni.

La sala, era gremita e centinaia di lavoratori non hanno potuto accedere. 


Durante l’assemblea, è stato affermata la necessità che per la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro e nel territorio bisogna eliminare tutte le sostanze cancerogene, non essendoci alcuna soglia di tolleranza ed il rischio deve essere zero. 

Roma, 18 gennaio 2010 

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio - cip.mi@tiscalinet.it - 335/7850799
Associazione Vittime Amianto Nazionale Italiana - avani_presidente@hotmail.it - 335/8056074
Associazione Esposti Amianto Regione Friuli Venezia Giulia - segreteria@aea-fvg.org - 040/370380
Osservatorio Nazionale Amianto - osservatorio.amianto@tiscali.it
Associazione Italiana Esposti Amianto Toscana (sez.Larderello) - mcardellini@alice.it e Aiea Sezione Ferentino
Associazione “Contramianto e altri rischi Onlus” contramianto@libero.it

17 gennaio 2010

Multiservizi: l'acqua è sicura!

Proprio in questi giorni si è acceso un forte interesse sull’amianto che ha toccato in qualche modo anche la nostra Azienda. Da diversi anni seguiamo le problematiche scientifiche relative all’amianto in collaborazione con l’Azienda Sanitaria, ASUR n. 4, che ha condotto approfondite ricerche in materia.
Il sig. Montanari, dell’associazione Ala di Senigallia, che ha tenuto contatti epistolari e telefonici sia con l’Asur che con la nostra Azienda è informato delle conclusioni alle quali si è giunti, le ultime lettere gli sono state inviate nell’estate del 2009. Il motivo per cui la nostra Azienda è stata chiamata in causa riguarda le condotte idriche che fino agli anni ’60 erano realizzate in tutto il mondo, Italia compresa, in fibrocemento.
In seguito alla messa al bando di questo materiale ci si è chiesti se le vecchie condotte potevano ritenersi ancora idonee al trasporto dell’acqua e se questa dovesse essere sottoposta a nuove e particolari analisi. Sulla questione, trattata con grande senso di responsabilità dalle autorità competenti, è intervenuta a più riprese la ASUR di Senigallia che ha portato pareri dell’Istituto Superiore di Sanità e di altre organizzazioni internazionali che stanno conducendo ricerche in materia. Le conclusioni a cui, ad oggi, si è giunti sono rassicuranti per quanto riguarda la distribuzione dell’acqua. Confermano che non è necessario sottoporre l' acqua a specifiche analisi in quanto nelle vecchie condotte si è formato uno strato protettivo di carbonato di calcio che isola l’acqua dal contatto con la tubazione. Ad oggi, infatti, non c’é nessuna nuova indicazione di legge e le analisi dell’acqua, condotte dall’ASUR e dal laboratorio aziendale, seguono le disposizioni vigenti in materia di controlli sull’acqua potabile (Decreto Legislativo 2 febbraio 2001 n.31).
Sul sito Multiservizi S.p.A. si trovano pubblicati i certificati di analisi per ogni Comune. La nostra Azienda sta comunque procedendo alla sostituzione progressiva delle vecchie tubazioni secondo un programma che tiene conto delle reali necessità del territorio, non solo, “approfitta” di ogni rottura o anche minimo guasto di una tubazione per sostituirne un lungo tratto. Abbiamo voluto chiarire gli aspetti che riguardano il nostro lavoro, considerazioni di tipo diverso su questo delicato argomento vanno lasciate a chi ha le opportune e approfondite competenze scientifiche.
da MultiServizi SpA

da viveresenigallia.it

14 gennaio 2010

Senigallia, amianto all'Opera Pia. Le indagini della Questura e Asur

Una lastra di amianto all’istituto per anziani Opera Pia di Senigallia. Sarebbe questa l’incredibile e casuale scoperta - in fase di accertamento - effettuata da un solerte agente della Polizia stradale dopo il fermo di un camion che trasportava rifiuti e diretto proprio alla casa di riposo.

Mercoledì 13 gennaio intorno alle ore 17 un posto di blocco ha fermato per un normale controllo un camion che transitava sulla Statale. Dalle verifiche è saltato fuori che trasportava rifiuti pericolosi senza la rnomale certificazione che denuncia il trasporto e così il mezzo è stato sequestrato. Dalle dichiarazioni del conducente di cui però non è stato riferito alcun dato sembra che il mezzo pesante fosse diretto alla casa di riposo.

Poco tempo dopo l’agente della stradale è andato alla casa di riposo per anziani per capire meglio e far luce sulla vicenda e tra i calcinacci dei lavori che si stanno effettuando al piano superiore, quello dell’infermieria, è stata ritrovata una lastra di quello che sembra a prima vista essere amianto.
Di qui la chiamata immediata alle autorità sanitarie, Asur e Asl, che ad un primo e approssimativo controllo sembra abbiano confermato la tesi ma fino all’esito degli accertamenti non v’è la certezza che si tratti di amianto.

Se fosse così, preoccupa l’incuria con cui un tale materiale è stato lasciato senza protezioni o senza che venisse presa la benchè minima precauzione, ma tutto è ancora da verificare, potendo trattarsi anche di un falso allarme. Da accertare anche il coinvolgimento dei responsabili dell’istituto che potrebbero esser stati all’oscuro del ritrovamento. Per ora le indagini della Questura.

da 60019.it

08 gennaio 2010

Amianto nascosto sottoterra: la quantità è inferiore ma nessuno lo afferma pubblicamente

In questi giorni la stampa locale ha in più circostanze trattato una tematica che al sottoscritto sta particolarmente a cuore. Mi riferisco ad una quantità di “amianto nascosto sottoterra” come titolato appunto da un organo di informazione regionale lo scorso 5 gennaio.

Si tratta di amianto ritrovato da parte della ditta Polo Holding durante i lavori del sottopasso tra via Podesti ed il lungomare. Da quanto riporta l’articolo in questione, le operazioni di bonifica sono state affidate alla ditta Edra Ambiente di Senigallia, per un importo a carico del Comune di 36.000. euro.

Il 6 gennaio scorso è stato pubblicato un altro articolo sempre inerente la questione così titolato: “Amianto, l’Asur all’oscuro di tutto” specificando che anche che il dott. Giovanni Fiorenzuolo (direttore dell’ufficio d’igiene) non ne fosse al corrente. In effetti, i fatti risalgono allo scorso 26 novembre 2009, ma solamente in questi giorni è stata pubblicata la determina che rimarrà esposta sino al 13 gennaio.

In data 8 gennaio, ancora un articolo sulla stampa locale, sempre come argomento il sottopasso in questione. A riguardo viene ribadito il ritrovamento e l’avvenuta rimozione di 40.000 chilogrammi di eternit dal sottosuolo di via Lucca.(quantità equivalente a 25 metri cubi di materiali).

Dato che il sottoscritto viene menzionato varie volte sulla questione, questa mattina (8 gennaio ndr) mi sono recato all’ufficio d’igiene dal dott. Giovanni Fiorenzuolo per conoscere più approfonditamente i fatti. Dopo un confronto che definisco molto importante, sono stato autorizzato da parte del dott. Fiorenzuolo ad esporre alla cittadinanza la verità dei fatti.

“Non è vero – come rimarcato dal dott. Fiorenzuolo - che l’ufficio d’igiene non ne era al corrente ma per una svista fu detto il contrario in quanto si trattava di un ritrovamento avvenuto nel novembre dello scorso anno”.

Ma secondo il sottoscritto, la cosa più importante è che gli ispettori, visionata la zona incriminata, avevano valutato la quantità di amianto per un 3% (massimo 4%) di amianto in pezzi sul totale di 40.000.Kg.

Per cui il ritrovamento di amianto, che poi la discarica formulerà con apposita certificazione all’ASUR, si aggirerà su circa 1.600 chilogrammi, mentre il resto è terra da riporto.

Mi sembra una giusta precisazione, anche a dimostrazione del fatto che bonificare da amianto non è una cosa semplice e che le operazioni stesse implicano costi importanti.

Il presidente ALA
Carlo Montanari

Senigallia, 8 gennaio 2010


02 gennaio 2010

Da mesi si attende un'analisi dell'acqua erogata dal pubblico acquedotto di Senigallia

Sono mesi che il sottoscritto attende una risposta dalla Multiservizi – acquedotto acqua potabile – per conoscere i risultati delle analisi dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto nel Comune di Senigallia. L’obiettivo è di sapere se si faccia l’esame sulla presenza o meno di fibre di amianto. Non mi sembra una richiesta assurda, ma soprattutto si tratta di una richiesta che merita una risposta.

Considerando che attendo dallo scorso mese di agosto, ho anche deciso di rivolgermi ad un legale per sapere se sia non sanzionabile dalla legge non rispondere alla richiesta di un’associazione. Di seguito, riporto la lettera indirizzata alla Multiservizi lo scorso 25 agosto 2009.

ALA Associazione lotta all’amianto
Via delle Rose,7 Senigallia (Ancona)

Spett.le
MULTISERVIZI ACQUEDOTTO ACQUA POTABILE
Via del Commercio, 29
60100 ANCONA

OGGETTO: ANALISI ACQUA EROGATA DAL PUBBLICO ACQUEDOTTO NEL COMUNE DI SENIGALLIA
Con la presente, si pongono alcune osservazioni a seguito della mia missiva del 17 luglio scorso (prot. 19974 sigle ATC / RB /rb allegati 1) ed alla conseguente Sua risposta prot. 5200 sigle ATC / RB /rb – tra l’altro recapitatami con data retroattiva per rispondere entro i 30 giorni Legali (12 agosto 2009) - pervenutami il 20 agosto scorso come da timbro postale.
Se intende prendere la questione con scarsa considerazione si sbaglia di grosso. Il sottoscritto, in effetti, non può essere considerato talmente ottuso al punto da porgli riferimenti passati a considerazioni già descritte chiaramente, citando addirittura fonti del Ministero della Sanità di Roma, cioè che le fibre eventualmente ingerite, non provocano alcun danno alla salute.
Lei cita addirittura che a Senigallia personale dell’ASUR può effettuare autonomamente e liberamente campioni di acqua potabile da sottoporre ad analisi. Ma non dice che effettuano analisi su eventuali presenze di fibre di amianto.
Se non era al corrente della lettera che il dott. Giovanni Fiorenzuolo sempre a proposito di contaminazione da fibre di amianto nelle acque potabili, le allego il documento di riferimento dove si evidenziano alcuni punti molto significativi.
Secondo il Safe Driking Water Committee della National Academy of Sciences statunitense il rischio tumorale associato alla presenza di amianto nelle acque potabili sarebbe dell’ordine di 1 TUMORE GASTROENTERICO ogni 100.000 abitanti che abbiano ingerito per 70 anni di vita acque con concentrazioni di amianto paria 0.1 – 0.2 MFL (milioni di fibre x litro).
Vorrei inoltre puntualizzare di aver individuato da internet recenti comunicazioni molto allarmanti circa le condotte di acqua potabile in cemento-amianto, che allego ugualmente per Sua conoscenza.
Le faccio inoltre presente che il sottoscritto porta avanti l’Associazione con altre persone da ben 5 anni con il precedente di aver dovuto affrontare nel 2003-2004-2006 tre interventi di TUMORI da amianto, come confermato anche da parte di medici esperti di Medicina Legale.
Il considerare l’amianto pericoloso soltanto inalandolo e provocando tumori ai polmoni è stato smentito dal fatto che da fonti scientifiche si può affermare che stando a contatto con l’amianto possono insorgere TUMORI alla Laringe-carcinoma polmonare-placchepleure-asbestosi-mesotelioma-gastro intestinali GIST-alla vescica ed alla prostata.
Quindi la mia richiesta di ritrovamento di fibre di amianto nelle acque potabili non è una presa di posizione verso la Sua Azienda, ma considerando la cosa che investe tutto il mondo, mi sembra logico insistere che si faccia questa benedetta analisi di fibre di amianto. In conclusione si può affermare che le fibre di amianto sono particolarmente invasive per i tessuti del corpo umano. Il mio obiettivo è solo quello di poter lavorare ed informare per salvare vite umane tralasciando solo le considerazioni scientifiche che portano a sviare il problema che, come ben capirà, investe un campo molto più vasto di quello che viene oggi preso in considerazione in Italia.

Distinti saluti
Il presidente ALA
Carlo Montanari 
Senigallia, 25 agosto 2009