31 maggio 2010

Lastre di amianto in Via Cupetta - fibre disperse nell'aria: una situazione preoccupantissima!

Dopo le decine di segnalazioni durante i lavori di bonifica da amianto presso l’ex area Sacelit, nella giornata odierna (lunedì 31 maggio ndr) ho documentato l’ennesima situazione a rischio nella città di Senigallia.

Presso il cantiere di lavori per la terza corsia autostradale e per la complanare in via Cupetta, sono state rinvenute nascoste tra cespugli e foglie lastre in cemento amianto. A segnalare i ritrovamenti sono stati alcuni cittadini che, a loro volta, hanno determinato l’intervento dell’Asur, affrettatasi a dichiarare che è tutto monitorato !

Ma in realtà cosa è monitorato ? Basta osservare le fotografie scattate dal sottoscritto questa mattina per constatare che le lastre non sono state verniciate con l’apposita procedura contro i rischi da amianto. Inoltre, sono state abbandonate e non sono state nemmeno protette con il cellophane.

Insomma una situazione pericolosa, aggravata dal fatto che, nelle ultime ore, ha tirato fortemente vento. Le fibre di amianto sono quindi quasi certamente andate in dispersione nell’aria e questo fatto rappresenta una situazione di estremo rischio e gravità !

E’ addirittura possibile notare ad occhio nudo frammenti di lastre in cemento amianto sul ciglio della strada in via Cupetta.

Preoccupatissimo di questa situazione ho interpellato l’ispettore Asur di Senigallia Riccardo Tarsi che – telefonicamente – mi ha informato che il caso è stato posto all’attenzione delle autorità competenti per provvedere alla rimozione a norma di legge.

Spetta quindi ora al sindaco Maurizio Mangialardi, che mi auguro intervenga in tempi strettissimi, ad emanare apposita ordinanza per chiudere il prima possibile questa situazione di gravissimo rischio !

In attesa che tutto ciò si concretizzi, mi chiedo e giro la domanda al sindaco ed all’Amministrazione comunale: ma la ditta esecutrice dei lavori in questione non sa come comportarsi in caso di ritrovamento di amianto ? E soprattutto non ha un apposito piano di lavoro a riguardo ?

Garantisco che, a riguardo, esistono delle normative precise in materia mentre purtroppo, almeno dallo scorso 25 maggio, le lastre continuano a trovarsi in situazione di estremo rischio con altrettanti gravissimi rischi per i cittadini di Senigallia.

L’amianto nel corso degli anni ha ucciso centinaia di persone e, situazioni come quella di via Cupetta, non possono essere trascurate nemmeno un minuto di più di quanto sia stato fatto sinora.

Amianto significa morte e, gli organi competenti, in primis i vigili ambientali del Comune di Senigallia dovrebbero saperlo molto bene !

Il mio augurio è che tramite la stampa, almeno questa segnalazione possa concretizzarsi in positivo. Anche se, purtroppo, il rischio che sia già troppo tardi a causa della dispersione nell’aria delle fibre di amianto, è abbastanza elevato.

Carlo Montanari

Senigallia, 31 maggio 2010













13 maggio 2010

Ispettori ASUR a caccia di Eternit: il lavoro dell'ALA produce effetti!

Dopo ripetute sollecitazioni, apprendo oggi con piacere (giovedì 13 maggio) dalla stampa locale che, finalmente, si prendono in considerazione i rischi dell’amianto a Senigallia. In particolare si fa riferimento ad ispettori dell’Asur a caccia di eternit.

Le informazioni riguardo le questione, prendono spunto dal ritrovamento di lastre di eternit (Sacelit) a ridosso della scuola materna di Vallone. Situazione che il sottoscritto conosce molto bene.

In effetti, tale denuncia fu fatta in data 23 gennaio 2010 da parte dell’ALA, con lettera indirizzata al Responsabile del Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Zona Territoriale Asur 4, dott. Giovanni Fiorenzuolo. La denuncia, consegnata personalmente dal sottoscritto, fu protocollata al n.1517 dello stesso giorno, 23 gennaio 2010. Tale denuncia, venne inoltrata su richiesta di alcuni genitori di bambini che frequentano la scuola materna del Vallone. Sempre a riguardo del “caso”, tengo a precisare che mi sono recato sul posto ed ho effettuato delle foto che dimostravano lo stato di cattiva conservazione di lastre in cemento amianto, ed alcune rotte che ricoprono un fabbricato ubicato di fronte alla suddetta scuola.

Insomma uno dei tanti casi dei quali si è occupata l’ALA negli ultimi sei anni, segnalando in ogni circostanza a chi di dovere.

Mi farebbe piacere se la stampa sottolineasse questo impegno dell’ALA ed anche se interpellasse il dott. Fiorenzuolo per conoscere l’entità delle segnalazioni e delle denunce formulate dall’ALA, per capire la reale portata del problema a Senigallia.

Lo stesso Fiorenzuolo non avrà sicuramente problema ad ammettere quante volte il sottoscritto è stato “apostrofato di far lavorare moltissimo il Suo Ufficio” preposto al controllo di siti pericolosi con materiale in amianto a Senigallia e nel suo hinterland.

IL PRESIDENTE ALA
Carlo Montanari

Senigallia 13 maggio 2010

06 maggio 2010

Definito il nuovo organigramma dell'Associazione Lotta all'Amianto

E’ stato recentemente rinnovato l’organigramma dell’Ala, associazione lotta all’amianto che, nello specifico, è ora composto da:

SOCIO INCARICO EX DIPENDENTE
Carlo MONTANARIpresidenteSacelit / Italcementi
Giovanni GAROFOLINIvice presidenteCantiere navale
Elena DURAZZIsegretariafiglia ex dipendente Sacelit
Giancarlo DEL GOBBOtesoriere Sacelit / Italcementi
Claudio GRESTAconsigliereItalcementi
Dante BARUCCAconsigliereSacelit
Duilio BARUCCAconsigliereSacelit

Senigallia, 6 maggio 2010

03 maggio 2010

Ravenna - Amianto a cielo aperto

"A seguito di una segnalazione da parte di alcuni cittadini di Ravenna riguardante rifiuti pericolosi scaricati abusivamente in un terreno vicino ad abitazioni, a un campo da calcio e a un'hotel abbiamo verificato immediatamente. Sopra i sacchi c'era la scritta: "Amianto". Abbiamo chiamato la polizia, la polizia municipale, e l'ARPA, che sono arrivati subito sul luogo, i rifiuti si trovano li da un anno (così dicono gli anziani del centro adiacente la discarica)." Nik il nero e Andrea De Franceschi, consigliere regionale MoVimento 5 Stelle




da beppegrillo.it

Cancro al polmone causato dall'amianto: così è morto anche Giorgio Pierfederici

Mentre si continua a “chiacchierare” sui rischi della bonifica da amianto all’ex Sacelit di Senigallia, nel pomeriggio di domenica 2 maggio è deceduto presso l’ospedale di Senigallia un altro ex operaio. Si tratta di Giorgio Pierfederici, 76 anni, molti (troppi) dei quali vissuti a combattere un terribile male provocato proprio dall’amianto.

Solo dal 1 gennaio 2010, Giorgio Pierfederici è l’ottava vittima dell’AMIANTO KILLER. Nel suo specifico caso, la causa del decesso è proprio il “MESOTELIOMA” cancro al polmone da AMIANTO KILLER.

I funerali di Giorgio Pierfederici Giorgio saranno celebrati mercoledì 5 maggio alle ore 9 presso la chiesa del Portone (Santa Maria della Neve) a Senigallia.

L’Associazione Ala, a nome del presidente e con tutti i suoi componenti, partecipano al dolore della famiglia, distrutta da questa scomparsa, provocata nel tempo dai poteri forti e da coloro che hanno nascosto che l’amianto fosse una sostanza cancerogena.

L’ALA continuerà comunque a combattere affinchè la verità venga presto a galla. E per molti di coloro che per anni hanno nascosto la realtà dei fatti potrebbero essere grossi dolori, anche se mai parificati al dolore per la morte di un/a familiare o di un/a amico/a a causa dell’amianto.

IL PRESIDENTE ALA
Carlo Montanari

Senigallia, 3 maggio 2010