22 marzo 2006

Primi risultati del programma di sorveglianza sanitaria attiva degli ex lavoratori ditta Sacelit Senigallia

CARLO MONTANARI
PRESIDENTE ASSOCIAZIONE
LOTTA ALL’AMIANTO (A.L.A.)

VIA DELLE ROSE, 7
60019 SENIGALLIA (AN)
TEL. 071 – 659611 347 - 9562658

Alla c.a.
Dott. GIULIANO TAGLIAVENTO
Dipartimento Servizi alla persona ed alla comunità
Servizio sanità pubblica Regione Marche
Via Bocconi, 28
60125 ANCONA



OGGETTO: PRIMI RISULTATI DEL PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA SANITARIA ATTIVA DEGLI EX LAVORATORI DITTA SACELIT SENIGALLIA



Il sottoscritto, presidente dell’associazione per la lotta all’amianto, impiegato occupato negli ex stabilimenti Sacelit ed Italcementi di Senigallia (1961 – 1993), pensionato con i benefici della Legge sull’amianto del 1992, si è da sempre impegnato per la tutela degli ex lavoratori delle ditte Sacelit ed Italcementi, gravemente danneggiati a causa della presenza dell’amianto nei due stabilimenti.

Assieme alle organizzazioni sindacali, siamo riusciti nel 2004 ad avviare da parte dell’Asur di Senigallia (dott. Pettinari e dott.ssa Perticaroli) un progetto per la tutela della salute degli ex lavoratori della ditta Sacelit, attualmente residenti nella zona territoriale n.4. Al riscontro di una patologia professionale non già riconosciuta dall’Inail è stata effettuata denuncia di malattia professionale per un totale di n. 31 soggetti.

Presi contatti con il prof. Matteo Valentino e dott. Venerando Rapisarda del dipartimento di patologia molecolare e terapie intensive, medicina del lavoro, dell’Università politecnica delle Marche presso l’ospedale di Torrette di Ancona, ci siamo sentiti dire che (a prescindere che l’Asur di Senigallia non sa come continuare anche per i prossimi anni il controllo di monitoraggio sugli ex esposti per motivi di fondi) il legislatore con il decreto legge 267/91 articolo 29 comma 4 ha indicato la necessità di sottoporre ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell’attività lavorativa quei lavoratori che sono stati professionalmente esposti ad amianto ma non ha indicato i soggetti a cui attribuire le spese.

Ribadendo che il sottoscritto ha prestato la propria attività lavorativa in qualità di impiegato negli stabilimenti Sacelit ed Italcementi di Senigallia, Le faccio presente che sono stato sottoposto nel luglio 2003 ad intervento GIST ileale e nell’ottobre 2004 ad intervento al cancro alla prostata.

Sono sottoposto a controlli trimestrali e, purtroppo ricordo i tanti morti per cancro al polmone di operai tra cui n. 2 colleghi impiegati.

Mi rivolgo quindi alla Sua sensibilità affinché si possa organizzare un controllo – almeno annuale – sugli esposti all’amianto o quanto meno su quelli che presentano già delle patologie riscontrate e denunciate all’Inail.

A riguardo, dopo aver personalmente parlato con gli addetti ai lavori, posso assicurare che da parte del dott. Aldo Pettinari, responsabile del servizio prevenzione e sicurezza dell’Asur di Senigallia e dei dottori di Medicina del lavoro di Torrette di Ancona Valentino e Rapisarda, esiste piena disponibilità a patto che vengano trovate le risorse finanziarie.

In attesa di un Suo gradito interessamento anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni, porgo distinti saluti.

IN FEDE
(Carlo Montanari)



Senigallia, 21 marzo 2006

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