22 gennaio 2009

Ancona, scoperta vasta discarica abusiva rifiuti speciali

Roma, 22 gen. (Apcom) - I finanzieri dei comandi provinciali di Ancona e Pesaro hanno individuato una vasta area in cui erano stoccati in grande quantità rifiuti di amianto, scarti di alluminio e di prodotti edili. Il proprietario dell'area nonché amministratore di importanti aziende della zona di Fano è stato denunciato.


Eseguendo un provvedimento emesso dalla procura della Repubblica di Pesaro, le Fiamme Gialle di Senigallia e Fano, hanno sottoposto a sequestro un'intera area industriale di circa 9.000 metri quadrati, all'interno della quale sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di rifiuti speciali costituiti da diversi metri cubi di amianto, da scarti di alluminio e da materiale edile inerte per circa 650 metri cubi nonché titoli di credito; nel corso delle perquisizioni è stata anche acquisita documentazione contabile ed extra contabile utile per le indagini. l proprietario del sito nonché amministratore di importanti aziende della zona è stato denunciato.

Le indagini sono tuttora in corso per verificare eventuali altre ipotesi delittuose ed il coinvolgimento di ulteriori soggetti e società. 

da Virgilio Notizie / APCOM del 22/01/2009

13 gennaio 2009

Discariche abusive a Bettolelle di Senigallia

A seguito di un sopralluogo effettuato dall'Associazione Confluenze nell'alveo del fiume Misa in località Bettolelle, sono emerse situazioni che richiedono la più alta attenzione e l'avvio di un dibattito sulle più opportune misure di contrasto al fenomeno dell'abbandono dei rifiuti.
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Nello specifico del rilevamento fatto da Confluenze a Bettolelle però, si evidenzia una tipologia di rifiuto che apre scenari inquietanti che richiedono la massima attenzione: Amianto, batterie, pneumatici, rifiuti di lavorazioni industriali, si trovano insieme ai più consueti rifiuti domestici, e stanno a dimostrare che si è negli anni consolidata una prassi che tende a considerare questi luoghi come il fine ultimo di tutto ciò che non ci serve, ma non solo, anche di tutti quei rifiuti che richiederebbero processi di smaltimento differenziato, e, a volte, oneroso. La cosa è ancora più preoccupante in quanto questo fenomeno coinvolge attività economiche, la cui filiera del rifiuto dovrebbe essere predeterminata e di difficile elusione.
[...]

da Il mercatino di Senigallia de 13/01/2009

05 gennaio 2009

Rischio magnetico cabina Enel scuola "Arcobaleno" confermato dall'Arpam

Come segnalato dall’associazione per la lotta all’amianto il 21 ottobre scorso al difensore civico del Comune di Senigallia, avv. Sabina Sartini, il rischio di induzione magnetica causato dalla cabina dell’Enel nel cortile della scuola materna “Arcobaleno” di via delle Rose si è rivelato concreto.
Un rischio determinato da valori sballati, con limiti oltre il livello di guardia, confermato da un’apposita relazione tecnica trasmessa dall’Arpam di Ancona all’Amministrazione comunale.
Un rischio che ha determinato la recinzione della cabina nel cortile della scuola che – non dimentichiamolo – domani (7 gennaio) riaprirà le aule per ospitare 130 bambini.
Un rischio che l’ALA, associazione lotta all’amianto aveva segnalato con preoccupazione da settimane chiamando in causa il sindaco Luana Angeloni, l’assessore all’ambiente Simone Ceresoni, il dirigente dei lavori pubblici e ambiente Gianni Roccato, il responsabile dell’ufficio ambiente Luigi Severi.
Un rischio che l’Arpam di Ancona, servizio radiazioni rumore – forzatamente chiamata in causa dopo la richiesta scritta dell’ALA al Comune – ha constatato e confermato.
Un rischio che, già da tempo (il 10 novembre scorso) un importante dirigente dell’Arpam aveva confermato verbalmente al sottoscritto definendo la “cosa grave e seria”.
Un rischio che – come si dice “date a Cesare quello che è di Cesare” – l’Associazione lotta all’amianto aveva portato, come sua abitudine, all’attenzione della città. Senza peraltro – come invece previsto dalla normativa – ricevere copia della relazione dell’Arpam dall’ufficio competente (attesa dall’11 novembre 2008 dal Comune di Senigallia – 5° servizio lavori e servizi pubblici di ambiente, gestione ambiente e territorio – dirigente ing. Gianni Roccato).
Un rischio, insomma, quello della cabina dell’Enel nel cortile della scuola materna “Arcobaleno”, che rappresenta solamente una delle tante situazioni di pericolo per i cittadini segnalate dall’ALA.
Rischi che, come purtroppo abitualmente accade, non vengono tenuti nella giusta considerazione: si trascurano e si lascia passare tanto tempo con le conseguenze che ne derivano o potrebbero derivarne.
Il riferimento – sempre per quanto riguarda la scuola “Arcobaleno” – è scontato: il rischio amianto per le tettoie che da più di tre anni attendono l’intervento di bonifica. Un placet che è arrivato da parte dei proprietari ma che nel frattempo non è stato ancora eseguito.
E intanto il tempo passa…. ed i rischi aumentano…
Riferendosi a quello che nel piccolo (… ma piccolo fino ad un certo punto) sta accadendo per la cabina dell’Enel della scuola “Arcobaleno”, vengono in mente le tante segnalazioni per i rischi amianto nell’ambito dei lavori di bonifica degli ex stabilimenti Sacelit ed Italcementi.
Non solo segnalazioni ma suggerimenti forniti secondo le norme di legge che regolano le bonifiche di amianto.
Suggerimenti trasmessi a chi di dovere con un unico obiettivo: la salvaguardia della salute dei cittadini.
Suggerimenti, proposte, segnalazioni, idee che però – la maggior parte delle volte – sono rimasti inattesi, probabilmente a causa dello scarso valore dell’associazione che mi onoro di presiedere.
Peccato, perché il sottoscritto non ha nessuna intenzione di procurare allarmismo, bensì di riuscire tranquillizzare i senigalliesi. Sempre che, chi di dovere, intervenga a riguardo.
L’augurio, a questo punto, è che per la cabina dell’Enel della scuola materna “Arcobaleno” tutto prosegua nella giusta direzione. Con la speranza che qualcuno si preoccupi perlomeno di comunicare al sottoscritto (attraverso apposite relazioni e/o comunicazioni come previsto dalla normativa di legge) su come procedono le cose.
E se ciò non dovesse avvenire, pazienza: significherà che, come spesso sono stato costretto a fare, mi interesserò da solo e scoprirò da solo cosa è stato fatto.
Attenzione però, perché in quel caso, l’ALA potrebbe anche rischiare di scoprire cosa eventualmente non è stato fatto…

IN FEDE
(Carlo Montanari)

02 gennaio 2009

Ennesima morte di ex lavoratore della Sacelit di Senigallia

L’associazione per la lotta all’amianto si unisce al dolore della famiglia Rosciani per la morte di Maurizio Rosciani, ex operaio dello stabilimento Sacelit di Senigallia.
Anche Maurizio Rosciani rappresenta quasi certamente l’ennesima vittima dell’amianto, quell’amianto killer che nel corso degli anni ha ucciso decine e decine di operai e dipendenti degli ex stabilimenti Sacelit ed Italcementi.
La lista continua ad allungarsi e questo fatto non fa altro che aumentare il dolore e la rabbia per quanto NON è stato fatto nel corso degli anni per evitare questa lunghissima serie di morti.
L’amianto è cancerogeno dal 1960 e, probabilmente, ancora oggi tanta gente, troppa gente, non ci riflette abbastanza e soprattutto fa finta di non crederlo. Ma il sottoscritto, a nome di un’associazione presieduta con orgoglio, continuerà nel suo piccolo a spiegare alla città – e non solo – che l’amianto va combattuto anche e soprattutto oggi. Una battaglia combattuta ad armi impari quella contro l’amianto, ma che dopo anni di lotte tanti senigalliesi iniziano a sostenere. Quei senigalliesi che hanno capito che lottare per la tutela della salute rappresenta il valore più importante, anche per il rispetto di chi è morto per mancanze altrui.
I funerali di Maurizio Rosciani sono stati officiati ieri (venerdì 2 gennaio) a Senigallia.

IN FEDE
(Carlo Montanari)