21 febbraio 2010

Un altro morto per amianto: Dario Barucca, ex operaio Sacelit

La scorsa notte, presso l’ospedale di Senigallia è deceduto un altro ex operaio della Sacelit di Senigallia. Si tratta di Dario Barucca, ennesima VITTIMA DELL’AMIANTO KILLER che in questo recente periodo sta mietendo morti a ripetizione. E purtroppo, come più volte ribadito dal sottoscritto, la curva salirà sino al 2020, anche se la cosa sembra non interessare più di tanto chi dovrebbe invece tutelarci dal rischio amianto a Senigallia.

Questa altra morte coinvolge in maniera anche più stretta l’associazione ALA, in quanto Dario Barucca era un consigliere fondatore sin dal 15 marzo 2004.

Persona buona ed umana come poche, anche lui colpito dall’amianto, che da anni lo costringeva ad uscire poco e per il quale era portatore di malattia professionale riconosciuta dall’INAIL.

I funerali di Dario Barucca saranno officiati lunedì 22 febbraio alle ore 15 presso la Chiesa di Santa Maria Goretti.

L’associazione ALA per nome del presidente Carlo Montanari e tutti i suoi componenti sia del direttivo che soci, si uniscono al dolore della famiglia.

A seguito di questa ennesima vittima dell’amianto, il sottoscritto è costretto per l’ennesima volta a far rimarcare quanto siano state lontane sia l’Amministrazione comunale che le istituzioni sanitarie e di Medicina Preventiva nei riguardi del problema che a Senigallia sembra un tabù.

Siamo molto indietro rispetto a tante altre città dove le Amministrazioni si sono impegnate per sollecitare gli organi regionali preposti per iniziare un censimento ed una prevenzione capillare in particolare sugli ex dipendenti Sacelit ancora vivi, la maggior parte dei quali purtroppo ammalati.

Ci era stato promesso un controllo capillare del dipartimento di prevenzione alla salute pubblica sin dal mese di settembre dello scorso anno. Ma ancora siamo lontani per via della burocrazia che passa sopra a tutto ed in questo caso alla salute di persone sfortunate per aver lavorato a contatto con l’amianto.

Amianto che si sapeva fosse cancerogeno sin dal 1960, ma non si doveva dire per “MOTIVI POLITICI”. Dichiarazioni uscite di bocca recentemente anche da parte di un ex dirigente della Asur.

Rinnovo, quindi l’impegno per la verifica di un censimento della città di Senigallia e di un sollecito controllo medico promesso da tempo.

Purtroppo nessun esponente di qualsiasi partito poltico della città – ad eccezione del consigliere comunale e candidato a sindaco prof. Roberto Mancini - ci sta dando una mano per poter affrontare questo delicato problema sanitario.

Con i morti non si risolvono i problemi: ed è ora di avere il coraggio di CHIEDERE SCUSA per quanti muoiono e continueranno a morire per colpa dell’amianto.

Senigallia, 21 febbraio 2010

Il Presidente ALA
Carlo Montanari

04 febbraio 2010

L’ARPAM cerca amianto all'ex Sacelit: qual'è la novità? Che cerca oppure che l'amianto è presente da sempre?

Era l’11 settembre del 2006 quando, appena uscito dalla sala operatoria dell’ospedale di Senigallia per l’asportazione di un tumore da amianto, mi trovavo casualmente un quotidiano locale nel comodino della camera.

Nonostante fossi ancora frastornato, decisi di dare un’occhiata al giornale. Tutto mi sarei aspettato in quel momento, meno che apprendere dalle colonne del quotidiano che l’allora proprietà dell’ex Sacelit (EDRA Costruzioni rappresentata da Sandro Barbadoro) mi comunicava di avermi inoltrato una denuncia per diffamazione perche avevo affermato che ancora dentro l’ex stabilimento c’era amianto.

Oggi, a distanza di tre anni e mezzo, non posso che essere meravigliato di apprendere dalla stampa locale che L’ARPAM CERCA L’AMIANTO ALL’EX SACELIT attraverso nuove analisi per verificare l’eventuale presenza nelle acque sottostanti. E che quindi, slitta la convenzione con il Comune di Senigallia.

Avendo partecipato a tutti i vari Forum sull’amianto durante le opere di bonifica con i rappresentanti delle istituzioni (Asur, Arpam, Provincia di Ancona, Comune di Senigallia, sindacati di categoria, associazioni ambientaliste, oltre naturalmente all’Ala) posso soltanto far presente che se non fosse stato per l’insistenza della dott.ssa Michelangela Siciliani responsabile dell’ARPAM, per quanto riguardo il sottosuolo ed in particolare le acque (obbligò la proprietà a scavare 1,5 metri di terreno di tutta l’area) non mi meraviglierei se ancora oggi si trovasse amianto nelle acque sottostanti.

E pensare che si vociferava che erano già stati venduti 100 appartamenti nella zona, poi ridotti a 10.

Nella primavera del 2009 emersero delle polveri di amianto superiori alla norma depositate in mmq.in un balcone di una abitazione limitrofa alla bonifica. Successivamente, si stabilì che tale ritrovamento andava riportato con una formula diversa: l’amianto ritrovato da mmq a mm3. E tutto fu messo a tacere, così come il mio accertamento del 2007 di amianto crisolito ritrovato su un balcone di una casa limitrofa alla bonifica per effetto del vento che soffiava in quel periodo durante lo smaltimento di lastre in cemento-amianto. Ma anche se detto ritrovamento è rimasto verbalizzato in una seduta del Forum sullla bonifica, fu messo tutto a tacere in quanto non avevo prelevato il campione in presenza di un pubblico ufficiale.

Come se, per semplificare in altre parole, l’amianto l’avessi messo io di nascosto e fatto pervenire all’analisi all’Università di Ancona.

Non volevo neanche scrivere ma il mio cuore è talmente ferito per le tante operazioni fatte – secondo il sottoscritto non a norma di legge in quanto senza protezione per la salute pubblica - durante la bonifica. Sulla carta, invece, gli uffici preposti dichiarono il contrario dopo aver fatto per 4 anni, 30 analisi e non con le 3 centraline fisse che era state detto fossero istallate.

Non vorrei fare polemica, anche perché non sono in condizioni di tranquillità mentale per poter ancora disquisire su quante cose. Ma purtroppo la salute pubblica è spesso stata messa in secondo piano: vedi per esempio le analisi che l’assessore alla Provincia Marcello Mariani mi aveva promesso che avrebbe fatto fare sulla terra mista ad amianto macinata dall’EDRA in una discarica di inerti dell’Edra Ambiente.

All’ASUR non figurano tali analisi, in quanto le ho chieste personalmente al dott. Giovanni Fiorenzuolo, responsabile della salute pubblica dell’Ufficio di Igiene di Senigallia . Comunque i morti per amianto continuano a crescere e forse così accadrà addirittura sino all’anno 2030.

Tanto per vostra opportuna conoscenza e memoria da parte di chi a vissuto, si è ammalato ed ha seguito passo passo la bonifica dell’ex Sacelit.

In conclusione, a riguardo, mi preme sottolineare quale sia il riscontro che l’associazione che mi onoro di rappresentare dal Comune di Senigallia.

Per aver contribuito fattivamente con documenti agli atti dei verbali dei vari forum sulla bonifica di amianto all'ex Sacelit, l'assessore Ceresoni mi faceva far richiedere tramite l'ex segretario della CGIL di Senigallia Giordano Mancinelli, un contrubuto che mi permettevo di avviare richiedendo una cifra di euro duemila.

La risposta della giunta spiegava di aver preso atto che negli anni intercorsi tra il 2006 e il 2009, il Comune di Senigallia ha erogato contributi, a fronte delle diverse iniziative svolte dall'Associazione Ala, per complessivi 1.370 euro (lettera prot.54789 del 12 ottobre 2009 dall'Uffucio comunicazione a firma Eros Gregorini).

In data 17 novembre 2009 prt. 61935 veniva inviata una lettera all'assessore Ceresoni -Eros Gregorini e sindaco Angeloni da parte del difensore civico avv. Sabina Sartini avente per oggetto: Presidente Carlo Montanari ass. Ala -Richiesta contributi per partecipazione FORUM Saceli-Italcementi.

Successivamente sempre l'ufficio comunicazione del Comune di Senigallia in data 24 dicembre 2009 prot.70306 a firma Eros Gregorini ribadiva che la somma di euro 1.370 era sufficiente per l'attività svolta dall'associazione Ala durante al sua vita (il 15 marzo prossimo compirà 6 anni di attività).

Leggendo i contributi elargiti ad altre associazioni vi è proprio da dire: FIGLI e FIGLIASTRI. Grazie ed arrivederci alle prossime elezioni amministrative.

Senigallia, 4 febbraio 2010

Carlo Montanari