30 gennaio 2008

Senigallia: Presto i lavori sulla ex scuola di Gabriella

Stanno per prendere il via i lavori di risistemazione della struttura precedentemente adibita a scuola nella frazione della Gabriella.

Con un impegno di spesa di 42.000 euro si procederà in dettaglio alla rimozione della copertura in amianto, al rifacimento di tutte le pavimentazioni interne, alla realizzazione di un nuovo impianto idraulico, alla sistemazione dei bagni e alla sistemazione di nuovi discendenti esterni.
“Si tratta di un intervento generale – spiega l’Assessore comunale alle Infrastrutture, Maurizio Mangialardi – per rendere pienamente funzionale un edificio che ha finora assolto in modo inadeguato alle sue funzioni sociali. Al termine delle operazioni, invece, la struttura potrà divenire formalmente un polo di grande interesse per la zona di Gabriella e Ciarnin, rappresentando un punto di aggregazione sia per anziani che per giovani.”
“Dopo gli interventi effettuati in passato per l’adeguamento a norma dei Centri Sociali di Marzocca e Borgo Molino, così come per il bocciodromo Le Querce – continua l’Assessore Mangialardi – è questa un’altra risposta importante offerta al nostro territorio. La ex scuola di Gabriella potrà così acquisire nuove e preziose funzionalità, tanto che le associazioni locali stanno già organizzandosi per assumerne in futuro la gestione, assieme alla relativa Circoscrizione.”
L’intervento è stato assegnato alla ditta Edra Ambiente e inizierà nel mese di febbraio per concludersi entro 90 giorni.

da 60019 del 30/01/2008

21 gennaio 2008

Il Sen. Casson conferma: l’amianto cancerogeno dal 1960

Nei giorni scorsi si è svolto presso l’auditorium San Rocco di Senigallia un interessante incontro alla presenza del senatore Felice Casson che, nell’occasione, ha presentato un proprio libro su quanto accaduto a Porto Marghera.

L’appuntamento non ha ottenuto grandi riscontri a livello comunicativo e questo fatto lascia purtroppo molto rammarico. In effetti il personaggio in questione avrebbe meritato molta più attenzione per la sua esperienza e per il proprio impegno nella lotta contro l’amianto e tutti quei materiali cancerogeni che da anni stanno provocando la morte di lavoratori.

Per questo motivo non posso non sottolineare una dichiarazione del senatore Casson che, senza troppi giri di parole, ha sostenuto la pericolosità e la cancerogeneità dell’amianto e del cloruro di vinile per le produzioni in pvc sin dal lontano anno 1960.

Quello che ha maggiormente colpito – e non solo il sottoscritto ma l’intero pubblico presente al san Rocco – è però il fatto che sin dal 1960 chi di dovere era perfettamente a conoscenza del rischio mortale dell’amianto. Ma sin dal 1960 una sorta di “patto di alleanza” tra organi istituzionali e titolari di aziende produttrici di prodotti cancerogeni, ha evitato che la questione venisse divulgata e portata a conoscenza dell’opinione pubblica.

Parole forti, dichiarazioni che devono far riflettere su un problema che da mezzo secolo continua a provocare morti. Le sentenze sulla cancerogeneità dell’amianto sono poi giunte a distanza di anni ma, tutto ciò, è avvenuto soltanto per mancanza di una comunicazione che certi potenti hanno fortemente voluto.

E allora a nome di un’associazione che lotta contro i rischi dell’amianto e che ha pianto la morte di decine e decine di colleghi, chiedo di considerare il problema amianto nella giusta maniera. Mai sottovalutare una questione che resta pericolosissima e che, se non affrontata nella giusta maniera, può anche oggi determinare conseguenze mortali.

Senigallia è stata e resta a tutt’oggi una delle città a più elevato rischio amianto di Italia. Soltanto questo dato meriterebbe una valutazione particolareggiata in qualsiasi minima circostanza si abbia a che fare con l’amianto. E per questo mi rivolgo per l’ennesima volta agli amministratori ed agli attuali organi istituzionali pregandoli di affrontare senza tralasciare il minimo dettaglio qualsiasi intervento abbia a che fare con l’amianto.

Le conseguenze dell’amianto si iniziano ad avvertire a distanza di anni: per questo oggi non si può sbagliare mai, neanche minimamente.

IN FEDE
(Carlo Montanari)

17 gennaio 2008

Verifica dell'amianto alla Sacelit: vigileranno Provincia e Asur

“Per verificare la presenza di amianto e procedere alla conseguente bonifica, l'intera area sarà suddivisa in un reticolo di 20 metri per 20 all'interno delle quali verranno effettuai i carotaggi a due diverse profondità, a 20 e a 80 centimetri, per arrivare poi fino a un metro e mezzo -ha spiegato ai commissari consiliare Ceresoni-. Ad analizzare i campioni di terreno prelevato saranno quindi l'Arpam e anche i tecnici incaricati da parte della proprietà, la società "Vecchia Darsena". Una restante parte dei campioni inoltre rimarrà a disposizione per ulteriori accertamenti se i risultati dell'Arpam e della proprietà non combaciassero”.

Il carotaggio sarà fondamentale per procedere all'eventuale bonifica dall'aminato dell'area Sacelit, tappa obbligata e delicata in vista dell'approvazione in Consiglio Comunale del piano di caratterizzazione previsto per fine gennaio. Se l'approvazione del piano spetta al Comune, la redazione dello stesso e l'esecuzione dei lavori toccherà invece alla Vecchia Darsena, la società che fa capo all'Edra Costruzioni, ancora formalmente proprietaria dell'area non essendo stata finora perfezionata la vendita all'imprenditore anconetano Pietro Lanari, annunciata nell'ottobre scorso per oltre 34 milioni di euro.

“Abbiamo scelto di coinvolgere anche la Provincia perchè i prelievi avvengano seguendo tutti gli standard di sicurezza così come la Asur 4 vigilerà sulla salute degli operai e anche dei residenti della zona -aggiunge Ceresoni- dopo il carotaggio procederemo con gli scavi in profondità per essere certi di non tralasciare la possibile presenza di amianto”.

Nelle operazioni di carotaggio particolarmente utili saranno anche i contributi degli ex operai dell'Italcementi che, grazie alla loro memoria storica, potrebbero indicare i siti più sospetti. Dopo la bonifica del sovrasuolo, effettuata nel 2006, si aggiunge un nuovo tassello verso il processo di riqualificazione dell'area ex Sacelit-Italcementi, destinata a diventare il nuovo polo turistico della Senigallia del futuro. 
 
da Vivere Senigallia del 17/01/2008