L’associazione per la lotta all’amianto si unisce al dolore della famiglia Rosciani per la morte di Maurizio Rosciani, ex operaio dello stabilimento Sacelit di Senigallia.
Anche Maurizio Rosciani rappresenta quasi certamente l’ennesima vittima dell’amianto, quell’amianto killer che nel corso degli anni ha ucciso decine e decine di operai e dipendenti degli ex stabilimenti Sacelit ed Italcementi.
La lista continua ad allungarsi e questo fatto non fa altro che aumentare il dolore e la rabbia per quanto NON è stato fatto nel corso degli anni per evitare questa lunghissima serie di morti.
L’amianto è cancerogeno dal 1960 e, probabilmente, ancora oggi tanta gente, troppa gente, non ci riflette abbastanza e soprattutto fa finta di non crederlo. Ma il sottoscritto, a nome di un’associazione presieduta con orgoglio, continuerà nel suo piccolo a spiegare alla città – e non solo – che l’amianto va combattuto anche e soprattutto oggi. Una battaglia combattuta ad armi impari quella contro l’amianto, ma che dopo anni di lotte tanti senigalliesi iniziano a sostenere. Quei senigalliesi che hanno capito che lottare per la tutela della salute rappresenta il valore più importante, anche per il rispetto di chi è morto per mancanze altrui.
I funerali di Maurizio Rosciani sono stati officiati ieri (venerdì 2 gennaio) a Senigallia.
IN FEDE
(Carlo Montanari)
A Senigallia (AN), la città della spiaggia di velluto, che ospita negli ultimi anni il Cateraduno, si sta smantellando lo stabilimento dell'ex-Sacelit-Italcementi, un'area con forte presenza di amianto. Questo sito è nato per mettere in comune informazioni riguardo lo svolgimento di tutta l'operazione. La parola, dunque, a chiunque voglia lasciare informazioni e foto al riguardo...
Amianto: una storia di morte su YouTube
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