Considerando che attendo dallo scorso mese di agosto, ho anche deciso di rivolgermi ad un legale per sapere se sia non sanzionabile dalla legge non rispondere alla richiesta di un’associazione. Di seguito, riporto la lettera indirizzata alla Multiservizi lo scorso 25 agosto 2009.
ALA Associazione lotta all’amianto
Via delle Rose,7 Senigallia (Ancona)
Spett.le
MULTISERVIZI ACQUEDOTTO ACQUA POTABILE
Via del Commercio, 29
60100 ANCONA
OGGETTO: ANALISI ACQUA EROGATA DAL PUBBLICO ACQUEDOTTO NEL COMUNE DI SENIGALLIA
Con la presente, si pongono alcune osservazioni a seguito della mia missiva del 17 luglio scorso (prot. 19974 sigle ATC / RB /rb allegati 1) ed alla conseguente Sua risposta prot. 5200 sigle ATC / RB /rb – tra l’altro recapitatami con data retroattiva per rispondere entro i 30 giorni Legali (12 agosto 2009) - pervenutami il 20 agosto scorso come da timbro postale.
Se intende prendere la questione con scarsa considerazione si sbaglia di grosso. Il sottoscritto, in effetti, non può essere considerato talmente ottuso al punto da porgli riferimenti passati a considerazioni già descritte chiaramente, citando addirittura fonti del Ministero della Sanità di Roma, cioè che le fibre eventualmente ingerite, non provocano alcun danno alla salute.
Lei cita addirittura che a Senigallia personale dell’ASUR può effettuare autonomamente e liberamente campioni di acqua potabile da sottoporre ad analisi. Ma non dice che effettuano analisi su eventuali presenze di fibre di amianto.
Se non era al corrente della lettera che il dott. Giovanni Fiorenzuolo sempre a proposito di contaminazione da fibre di amianto nelle acque potabili, le allego il documento di riferimento dove si evidenziano alcuni punti molto significativi.
Secondo il Safe Driking Water Committee della National Academy of Sciences statunitense il rischio tumorale associato alla presenza di amianto nelle acque potabili sarebbe dell’ordine di 1 TUMORE GASTROENTERICO ogni 100.000 abitanti che abbiano ingerito per 70 anni di vita acque con concentrazioni di amianto paria 0.1 – 0.2 MFL (milioni di fibre x litro).
Vorrei inoltre puntualizzare di aver individuato da internet recenti comunicazioni molto allarmanti circa le condotte di acqua potabile in cemento-amianto, che allego ugualmente per Sua conoscenza.
Le faccio inoltre presente che il sottoscritto porta avanti l’Associazione con altre persone da ben 5 anni con il precedente di aver dovuto affrontare nel 2003-2004-2006 tre interventi di TUMORI da amianto, come confermato anche da parte di medici esperti di Medicina Legale.
Il considerare l’amianto pericoloso soltanto inalandolo e provocando tumori ai polmoni è stato smentito dal fatto che da fonti scientifiche si può affermare che stando a contatto con l’amianto possono insorgere TUMORI alla Laringe-carcinoma polmonare-placchepleure-asbestosi-mesotelioma-gastro intestinali GIST-alla vescica ed alla prostata.
Quindi la mia richiesta di ritrovamento di fibre di amianto nelle acque potabili non è una presa di posizione verso la Sua Azienda, ma considerando la cosa che investe tutto il mondo, mi sembra logico insistere che si faccia questa benedetta analisi di fibre di amianto. In conclusione si può affermare che le fibre di amianto sono particolarmente invasive per i tessuti del corpo umano. Il mio obiettivo è solo quello di poter lavorare ed informare per salvare vite umane tralasciando solo le considerazioni scientifiche che portano a sviare il problema che, come ben capirà, investe un campo molto più vasto di quello che viene oggi preso in considerazione in Italia.
Distinti saluti
Il presidente ALA
Carlo Montanari
Senigallia, 25 agosto 2009
Nessun commento:
Posta un commento