Era l’11 settembre del 2006 quando, appena uscito dalla sala operatoria dell’ospedale di Senigallia per l’asportazione di un tumore da amianto, mi trovavo casualmente un quotidiano locale nel comodino della camera.
Nonostante fossi ancora frastornato, decisi di dare un’occhiata al giornale. Tutto mi sarei aspettato in quel momento, meno che apprendere dalle colonne del quotidiano che l’allora proprietà dell’ex Sacelit (EDRA Costruzioni rappresentata da Sandro Barbadoro) mi comunicava di avermi inoltrato una denuncia per diffamazione perche avevo affermato che ancora dentro l’ex stabilimento c’era amianto.
Oggi, a distanza di tre anni e mezzo, non posso che essere meravigliato di apprendere dalla stampa locale che L’ARPAM CERCA L’AMIANTO ALL’EX SACELIT attraverso nuove analisi per verificare l’eventuale presenza nelle acque sottostanti. E che quindi, slitta la convenzione con il Comune di Senigallia.
Avendo partecipato a tutti i vari Forum sull’amianto durante le opere di bonifica con i rappresentanti delle istituzioni (Asur, Arpam, Provincia di Ancona, Comune di Senigallia, sindacati di categoria, associazioni ambientaliste, oltre naturalmente all’Ala) posso soltanto far presente che se non fosse stato per l’insistenza della dott.ssa Michelangela Siciliani responsabile dell’ARPAM, per quanto riguardo il sottosuolo ed in particolare le acque (obbligò la proprietà a scavare 1,5 metri di terreno di tutta l’area) non mi meraviglierei se ancora oggi si trovasse amianto nelle acque sottostanti.
E pensare che si vociferava che erano già stati venduti 100 appartamenti nella zona, poi ridotti a 10.
Nella primavera del 2009 emersero delle polveri di amianto superiori alla norma depositate in mmq.in un balcone di una abitazione limitrofa alla bonifica. Successivamente, si stabilì che tale ritrovamento andava riportato con una formula diversa: l’amianto ritrovato da mmq a mm3. E tutto fu messo a tacere, così come il mio accertamento del 2007 di amianto crisolito ritrovato su un balcone di una casa limitrofa alla bonifica per effetto del vento che soffiava in quel periodo durante lo smaltimento di lastre in cemento-amianto. Ma anche se detto ritrovamento è rimasto verbalizzato in una seduta del Forum sullla bonifica, fu messo tutto a tacere in quanto non avevo prelevato il campione in presenza di un pubblico ufficiale.
Come se, per semplificare in altre parole, l’amianto l’avessi messo io di nascosto e fatto pervenire all’analisi all’Università di Ancona.
Non volevo neanche scrivere ma il mio cuore è talmente ferito per le tante operazioni fatte – secondo il sottoscritto non a norma di legge in quanto senza protezione per la salute pubblica - durante la bonifica. Sulla carta, invece, gli uffici preposti dichiarono il contrario dopo aver fatto per 4 anni, 30 analisi e non con le 3 centraline fisse che era state detto fossero istallate.
Non vorrei fare polemica, anche perché non sono in condizioni di tranquillità mentale per poter ancora disquisire su quante cose. Ma purtroppo la salute pubblica è spesso stata messa in secondo piano: vedi per esempio le analisi che l’assessore alla Provincia Marcello Mariani mi aveva promesso che avrebbe fatto fare sulla terra mista ad amianto macinata dall’EDRA in una discarica di inerti dell’Edra Ambiente.
All’ASUR non figurano tali analisi, in quanto le ho chieste personalmente al dott. Giovanni Fiorenzuolo, responsabile della salute pubblica dell’Ufficio di Igiene di Senigallia . Comunque i morti per amianto continuano a crescere e forse così accadrà addirittura sino all’anno 2030.
Tanto per vostra opportuna conoscenza e memoria da parte di chi a vissuto, si è ammalato ed ha seguito passo passo la bonifica dell’ex Sacelit.
In conclusione, a riguardo, mi preme sottolineare quale sia il riscontro che l’associazione che mi onoro di rappresentare dal Comune di Senigallia.
Per aver contribuito fattivamente con documenti agli atti dei verbali dei vari forum sulla bonifica di amianto all'ex Sacelit, l'assessore Ceresoni mi faceva far richiedere tramite l'ex segretario della CGIL di Senigallia Giordano Mancinelli, un contrubuto che mi permettevo di avviare richiedendo una cifra di euro duemila.
La risposta della giunta spiegava di aver preso atto che negli anni intercorsi tra il 2006 e il 2009, il Comune di Senigallia ha erogato contributi, a fronte delle diverse iniziative svolte dall'Associazione Ala, per complessivi 1.370 euro (lettera prot.54789 del 12 ottobre 2009 dall'Uffucio comunicazione a firma Eros Gregorini).
In data 17 novembre 2009 prt. 61935 veniva inviata una lettera all'assessore Ceresoni -Eros Gregorini e sindaco Angeloni da parte del difensore civico avv. Sabina Sartini avente per oggetto: Presidente Carlo Montanari ass. Ala -Richiesta contributi per partecipazione FORUM Saceli-Italcementi.
Successivamente sempre l'ufficio comunicazione del Comune di Senigallia in data 24 dicembre 2009 prot.70306 a firma Eros Gregorini ribadiva che la somma di euro 1.370 era sufficiente per l'attività svolta dall'associazione Ala durante al sua vita (il 15 marzo prossimo compirà 6 anni di attività).
Leggendo i contributi elargiti ad altre associazioni vi è proprio da dire: FIGLI e FIGLIASTRI. Grazie ed arrivederci alle prossime elezioni amministrative.
Senigallia, 4 febbraio 2010
Carlo Montanari
A Senigallia (AN), la città della spiaggia di velluto, che ospita negli ultimi anni il Cateraduno, si sta smantellando lo stabilimento dell'ex-Sacelit-Italcementi, un'area con forte presenza di amianto. Questo sito è nato per mettere in comune informazioni riguardo lo svolgimento di tutta l'operazione. La parola, dunque, a chiunque voglia lasciare informazioni e foto al riguardo...
Amianto: una storia di morte su YouTube
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