Dalle informazioni emerse dalla stampa locale nelle ultime ore, esprimo molto stupore e rammarico nel notare che il responsabile del servizio di prevenzione di Senigallia dell’Asur 4, dott. Giovanni Fiorenzuolo sia costretto a correre ai ripari per due nuovi casi di amianto.
L’amianto sarebbe stato scovato amianto in via Rovereto e nelle Sesta Strada di Cesano da parte degli ispettori dell’Asur della Zona territoriale 4 e, per entrambi i casi, il sindaco Maurizio Mangialardi è intervenuto con due apposite ordinanze, per intimare la messa in sicurezza delle lastre in cemento amianto da rimuovere entro 60 giorni.
A riguardo, tengo a sottolineare che si tratta di due situazioni particolarmente delicate perché, sia il manufatto in via Rovereto che quello di via Sesta strada, confinano con due scuole.
Il primo infatti è adiacente al giardino della Scuola “Arcobaleno” di via delle Rose e la cosa mi fa riflettere particolarmente.
In effetti, come molto probabilmente ricorderanno tanti cittadini, per la scuola “Arcobaleno “ il sottoscritto ha lottato tre anni per poter far bonificare capanne adiacenti a tale scuola. Una battaglia durissima che mi sono preso a cuore e che, dopo averla vinta, è stata festeggiata come un traguardo raggiunto anche da parte dell’amministrazione comunale. Da parte del Comune di Senigallia, dopo aver eseguito i lavori, fu redatto addirittura un comunicato stampa per annunciare la conclusione di tale bonifica che “pendeva” sui bambini che per anni hanno frequentato la scuola.
Ricordo che nel giardino furono immortalati con foto di rito l’assessore Simone Ceresoni, il prof. Mario Cavallari preside della scuola, il rappresentante dell’Asur Sirio Rossetti, oltre al sottoscritto presidente dell’Ala.
Ora purtroppo possiamo constatare che è stata una vittoria di Pirro.
Ancora una volta, insomma, tanta delusione e tanto tempo perso per nulla.
Ma, come dice il proverbio, “CHI VIVRA’VEDRA’ i danni dell’amianto che sta causando nella nostra città.
Un’ultima annotazione sempre riguardo ai rischi amianto: a metà luglio l’assessore Ceresoni ha affermato che i lavori di bonifica all’ex Sacelit non sono terminati causa ritrovamento di manganese nelle acque sotterranee.
Allora, tramite la stampa, ho chiesto di sapere cosa in realtà cosa significa tutto ciò ? E’ una situazione sotto controllo oppure a rischio ? E soprattutto come si procederà per il futuro ?
Sinceramente sto ancora aspettando risposte a riguardo che, soprattutto, meritano di sapere i cittadini senigalliesi.
L’augurio è che, a distanza di 40 giorni, stavolta qualcuno si degnerà di fornire chiarimenti.
IN FEDE
Carlo Montanari
Senigallia, 26 agosto 2010
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